Oggi cambiare operatore telefonico è un’operazione più semplice rispetto a qualche anno fa, quando tale procedura andava spesso per le lunghe e molti rinunciavano in partenza. Ridotte le tempistiche, restano però dei dubbi che ancora adesso scoraggiano le persone, nonostante ora il cambio di operatore, sia per la telefonia fissa che per quella mobile, è facile e rapido.
La scelta del nuovo gestore telefonico
Prima di cambiare gestore telefonico devi naturalmente scegliere quello che fa per te, in base alle tue esigenze di spesa ma anche di consumo. In mezzo alle tante, anzi innumerevoli offerte che ogni giorno ci comunicano attraverso tv, telefono e quant’altro, è difficile scegliere quella che può essere la più adatta. Il primo step che consigliamo, quindi, è quello di comparare le tariffe del momento utilizzando i molti siti online messi a disposizione dal web come ad esempio facile.it che permette un confronto fra le nuove offerte ADSL e telefono di casa così da poter scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.
Come cambiare gestore telefonico mobile
Anche per i cellulari è ormai diventata una consuetudine passare da un gestore telefonico all’altro, vista la competizione spietata che si fanno le compagnie per accaparrarsi o recuperare vecchi e nuovi clienti.
Il cambio di gestore per i cellulari deve essere obbligatoriamente eseguito presso un negozio della compagnia e si deve portare un documento di identità e il codice fiscale in corso di validità, che sono i documenti richiesti.
Nel passaggio verrà conservato sia il numero che il credito residuo caricato sul vecchio gestore.
In attesa che il passaggio sia completato verrà fornita una SIM nuova con un numero provvisorio, tranquillamente utilizzabile. Dopo circa 4-5 giorni il passaggio sarà effettivo e si potrà effettuare normalmente ogni operazione dai messaggi alle chiamate su Facetime e Internet.
La vecchia SIM potrà essere utilizzata fino a quando non sarà completato il passaggio perché in ogni caso sarà disattivata e un sms ti avviserà che sei passato al nuovo operatore.
E’ importante fare attenzione se con il vecchio operatore ci sono dei vincoli temporali con la tariffa scelta (per esempio 24 mesi), oppure se ad essa è legato uno smartphone che stai pagando a rate incluse nella stessa tariffa.
Il tal caso si dovrebbe pagare una penale per recesso anticipato e il saldo delle rate che mancano per il pagamento dello smartphone.
Come cambiare gestore telefonico per il telefono fisso
Per cambiare il proprio operatore telefonico della rete domestica, ciò che bisogna fare è chiamare al numero indicato dalla compagnia con la quale ci si vuole abbonare, chiedendo di parlare con un operatore al fine di stipulare un nuovo contratto telefonico. A questo punto, una volta aver individuato e comunicato il piano tariffario più adatto a seconda delle esigenze, si dovrà accettare di venire registrati nel corso della telefonata confermando l’intenzione di volersi abbonare effettuando anche la portabilità del numero.
Una volta avviata la procedura, l’operatore telefonico provvederà ad inviare a casa un modulo per portare al termine il passaggio da una compagnia all’altra e il cliente avrà a disposizione dieci giorni di tempo per compilarlo interamente e spedirlo di nuovo all’operatore, che provvederà per conto del cliente a disdire il vecchio abbonamento.
La legge prevede che il vecchio operatore debba continuare a fornire la linea fin quando non risulterà attivo il nuovo abbonamento, dunque il tempo in cui si sarà costretti a rimanere senza linea telefonica sarà nullo o molto limitato. Sono da mettere in conto, infine, i costi di disattivazione (compresi fra 40 e 100 euro a seconda dell’operatore e della tipologia di contratto) e il codice di migrazione, indispensabile per mantenere il proprio numero passando da un operatore ad un altro. Tale codice si può trovare all’interno delle bollette ma se non dovesse esserci, bisogna mettersi in contatto con il vecchio gestore affinché ce lo comunichi.