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È partita la protesta del web contro la tredicesima sulle tariffe telefoniche: più di 116mila persone hanno detto NO alla tariffazione a 28 giorni!
Una decisione presa all’unanimità dagli operatori telefonici leader Tim, Vodafone e Wind (resta fuori 3 che si è fusa con Wind) quella di ridurre la durata delle tariffe telefonica da 30 giorni a 4 settimane.
Il web non ci sta!
E così parte subito la petizione di Grazie Molino, attivista del portale Change.org che ogni giorni raccoglie firme contro le ingiustizie nel mondo ottenendo anche molti risultati positivi, dal titolo No alla tredicesima sulle tariffe dei cellulari, perché di fatto si tratta proprio di una tredicesima, in quanto nelle 52 settimane che compongono l’anno, i consumatori si troveranno a dover pagare 13 ricorrenze e non più 12 mensilità.
Interviene anche l’Agcom
La concomitanza con cui i tre operatori hanno annunciato questa decisione ha suscitato i sospetti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che è intervenuta segnalando il caso all’Antitrust. Secondo il Garante delle Telecomunicazioni, anche se viene riconosciuta la libertà commerciale degli operatori, di fatto gli operatori abbiano deciso in massa di passare a un addebito quadri-settimanale per aumentare dell’8% il costo delle tariffe telefoniche, già alto rispetto alla media europea, riducendo la competitività ai danni del consumatore.
Alziamo la voce
L’Agcom ha deliberato la possibilità ai consumatori vittime di questo aumento di recedere senza costi entro 30 giorni dalla comunicazione, ma è una cosa rivelatasi inutile: le offerte mensili sono una necessità e tutti gli operatori leader le hanno rimodulate! Questo non vuol dire che bisogna stare zitti e pagare! Anzi facciamoci sentire firmando la petizione di Grazia Molino!