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Quando è possibile annullare transazione Paypal

È possibile annullare autonomamente transazioni Paypal solo in due casi:
1) Pagamento non ancora riscossa dal destinatario;
2) Pagamento inviato ad indirizzo errato di utente che non risulti ancora titolare di conto Paypal.

In entrambi i casi, per annullare la transazione è sufficiente entrare nel proprio conto Paypal, andare alla sezione “cronologia”, selezionare il pagamento in questione, individuare la colonna relativa alla transazione non riscossa, ed infine cliccare su “annulla“.

Nel caso in cui la transazione risulti già riscossa, non è possibile annullarla autonomamente, ma sarà necessario contattare il destinatario del pagamento, che avrà 60 giorni di tempo per decidere di rimborsare il pagamento utilizzando l’apposito link “rimborsa” presente in ogni pagamento ricevuto.

Esistono poi altri due casi in cui è possibile chiedere a paypal di annullare e rimborsare dei pagamenti che abbiamo inviato; il primo è relativo a pagamenti effettuati per oggetti non ricevuti, ricevuti danneggiati, o sensibilmente diversi da quelli descritti nella transazione commerciale. Il secondo riguarda transazioni presenti sul vostro conto che intendete disconoscere in quanto non effettuate da voi, ma presumibilmente da qualcuno non autorizzato che si è impadronito dei vostri dati.

Nel primo caso è sufficiente accedere al menu “strumenti” del vostro account, ove selezionerete la voce “centro risoluzioni”. Qui vedrete eventuali pratiche già aperte, ed accanto la voce “segnala un problema”. Selezionandola potrete scegliere la transazione da contestare e, proseguendo, vi verrà chiesto di specificare se trattasi di transazione non autorizzata da voi, oppure se si tratti di una contestazione per oggetto non ricevuto, o non conforme.

ATTENZIONE! La contestazione può essere aperta soltanto entro 45 giorni solari dal pagamento inviato.

Paypal darà poi al vostro interlocutore la possibilità di spiegare il suo punto di vista; qualora non sia possibile raggiungere un accordo bonario fra acquirente e venditore, l’autore del pagamento potrà convertire la contestazione in un reclamo formale entro 20 giorni dall’apertura della contestazione. In questo caso la risoluzione della controversia sarà affidata interamente a Paypal, che si riserverà il diritto di richiedere ai contendenti tutte le informazioni del caso ed eventuali documentazioni, tipo la prova dell’avvenuta spedizione della merce pagata, prima di decidere se il compratore ha diritto al rimborso, oppure se il venditore ha rispettato tutte le regole del caso.

Nel caso di contestazioni per attività non autorizzate, la procedura è similare, ma senza la parte centrale che prevede la possibilità di accordarsi con l’interlocutore; in questo caso Paypal vi richiederà subito tutti i documenti possibili atti a comprovare la non autenticità della transazione segnalata, riservandosi di decidere, quando è possibile, in un massimo di dieci giorni. Nel frattempo, Paypal potrebbe chiederci di modificare le nostre password e domanda di sicurezza.

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