Magari l’avete sentito nominare al telegiornale qualche volta. Forse, l’avete visto sulla rete in qualche compilation. TikTok sembra essere entrato nella piena febbre dell’uso giovanile, e non sembra intenzionato a smettere. Si tratta d’uno strumento che, nonostante la sua età, ha cominciato ad esplodere solo di recente fra tutti quelli che chiamiamo “Millennials” con magari qualche spruzzata di “Generation Z” ficcati in mezzo. Insomma, il pubblico giovanile e chi ha ancora qualche annetto di più sulle spalle.
Ma cosa sono tutti questi video corti che sembrano puntare all’assurdo, almeno per noi? Tutti che ballano, ma fanno la battuta divertente, o forse devono semplicemente mostrare qualche mossa di ballo. E’ come Youtube?
Tutt’altro. Ma andiamo per gradi, e illustriamo parte della storia di TikTok.
Nato nel 2017, Tiktok è essenzialmente un programma che segue le ceneri di Vine – il servizio di scambio video che aveva in mano Twitter fino al 2016. Il principale scopo di questo programma è fornire uno strumento per ballare, cantare e montare effetti video (come filtri ed altre colorazioni) su una durata totale di massimo 15 secondi. Unito dalla presenza di Fortnite ed altri eventi musicali particolari, si può notare immediatamente il suo boom: entrambi i prodotti sono freschi, e parecchie delle mosse (Taunts) presenti in quel gioco riguardano il ballo.
Non sempre di parla di ballo, si può dire che anche chi usava Vine per piccoli video corti e rapidi ha trovato la propria casa in TikTok. E’ possibile vedere infatti un sacco di video corti che girano attorno a battute, memes ed altri contenuti informativi o esilaranti.
Rimane anche un programma piuttosto libero. A differenza delle altre piattaforme dove la penalizzazione per uso di contenuti musicali altrui è praticamente istantanea (non importa la durata), TikTok da una libertà più naturale di fronte a questi eventi. Anche perché, in fondo, il limite è di 15 secondi. E’ imposto dal programma e non si può andare oltre, a meno che non viene effettuato un Live Stream.
In questo caso, si da la possibilità di guadagnare qualcosa attraverso il programma. Se pensate che i “TikTokers” guadagnano un sacco di soldi per via della notorietà del sistema, siete probabilmente solo a metà strada con l’idea. Nessuno al momento ha interesse nell’investire denaro da girare in mano agli utenti più famosi e visualizzati, perciò i guadagni ottenuti dalle pubblicità sono strettamente tenuti in mano alla ByteDance, che hanno programmato l’App.
Tuttavia è possibile regalare individualmente del denaro reale durante gli streaming, il quale viene convertito in una valuta virtuale che può essere spesa in carte regalo. Insomma, un sistema un po’ complicato ma che da almeno qualche possibilità di guadagno agli utenti più famosi.
Nulla vieta comunque che TikTok è piuttosto controversa, il che attira ancor di più l’attenzione dei giovani che cercano un alternativa più “ribellina” a Facebook. Per prima cosa, la presenza cinese nell’App è piuttosto preoccupante per parecchie multinazionali, il quale non vedono bene il modo in cui vengono conservati i dati degli utenti. Visto come il controllo di certi contenuti è piuttosto lascivo, vi sono spessi atti di bullismo che vengono registrati regolarmente su TikTok, e resi famosi regolarmente anche da altri supporter. Non è decisamente un bel messaggio per l’App, ma c’è chi utilizza la sua natura immediata per tanti diversi scopi: e non tutti riguardano il canto ed il ballo, questo è sicuro.
Molti considerano TikTok come un social network alternativo, e in parte non si sbagliano. Bisogna sempre ricordare però la sua natura di comunicazione che va espressivamente alla condivisione dei video, il quale limita un po’ l’interazione generale. Ma non si può certo negare che il sistema è interessante. Nonostante la sua età rimane ancora piuttosto giovane e piena di possibilità. Ha già dato vita a diverse icone che vengono seguite regolarmente, e trasportano eventualmente la loro fama in altre piattaforme dove possono fruttare qualcosina di più.