Negli ultimi anni, certe categorie di Notebook hanno preso una direzione più che ammirabile. Hanno cominciato a consumare sempre meno, ed in vista delle numerose problematiche per ciò che riguarda il costo dell’energia, è sicuramente una comodità ben ricercata. I più rispettati su quest’aspetto sono gli Ultrabook, i prodotti 2-in-1 e i Chromebook: tutti sono fatti per consumare poco e produrre attualmente un buon risultato prestazionale.
Ma a questo punto viene naturale anche chiederlo: se richiedono così poca energia, perché non riescono a sfruttare i vantaggi che può offrire un pannello solare? Certo, esistono dispositivi a basso consumo capaci di effettuare comunque molte delle operazioni tipiche d’un PC – gli Smartphone sono un ottimo esempio – ma questi non possono al giorno d’oggi accomodare tutto l’apparato necessario per montare un pannello solare. A differenza, un Notebook può farlo, sempre a patto di qualche piccolo sacrificio.
In teoria suona come una buona idea, ma bisogna però considerare due fattori. Il primo, è che è già stato fatto un tentativo del genere: nel 2011 infatti, la Samsung ha prodotto il NC215S – un Netbook capace di funzionare ad energia solare. Questi piccoli PC venivano da una semplice idea, ormai rimpiazzata dai portatili a basso consumo e Chromebooks: quello di costare pochissimo, ridottissimi nelle dimensioni, e naturalmente usare quanto meno energia possibile. Vi sono state alcune eccezioni, ma in generale i Netbook hanno sempre consumato pochissima energia per funzionare, con alcuni modelli che includevano esclusivamente 4Gb (a volte anche 16Gb) di memoria interna – senza usare alcun Hard Disk!
Per questo, usare un pannello solare per alimentare un prodotto del genere era possibile. Ma come mai la Samsung non ha prodotto altri modelli? Il punto è che, infatti, non tutti portano un portatile fuori a prendere il sole. Lo schermo è difficile da leggere, e il calore che il PC deve affrontare è notevole. Alcuni componenti, come la batteria, possono anche correre il pericolo di esplodere: una serie di problemi che la Samsung ha notato dopo aver prodotto il Netbook, decidendo così di non toccare più l’argomento.
Ma sono passati più di 10 anni da quel momento.
Quindi ripetiamo la domanda: è possibile alimentare un Notebook tramite un pannello solare?
La risposta è che, in tutta onestà, il problema di montare un pannello solare sullo schermo d’un PC è ancora un’idea sconveniente. Piazzare il Notebook alla luce diretta del sole è ancora un grosso problema, ma non più come un tempo (le batterie sono più sicure, l’Hardware è più efficiente per la dissipazione del calore) ma rimane comunque il problema di avere sempre il computer esposto alla luce del sole, rendendo comunque questo sistema poco utile e costoso.
Ma ciò non significa che non esista alcuna soluzione. Esistono Notebook capaci di alimentarsi tramite una semplice connessione USB-C, e questo rende possibile l’uso di pannelli solari ripiegabili che possono essere posizionati anche ad una certa distanza del dispositivo. Le piccole centrale elettriche solari stanno diventando sempre più accessibili, perciò la chiave in questo discorso non riguarda quello di prendere necessariamente un prodotto che ha già integrato un pannello solare: basta accessoriarsi con i prodotti giusti. E bisogna anche dire, molti di questi prodotti sono comunque al giorno d’oggi molto costosi da procurare.
Giustamente, gli esperimenti tecnologici non si fermano comunque qui. Negli anni, abbiamo visto delle fibre ottiche (al giorno d’oggi inclusi soprattutto negli Smartwatch) capaci di assorbire l’energia solare, oltre che esperimenti come Notebook con doppio schermo o altri aggeggi meccanici inclusi. Nulla esclude perciò che in futuro vedremo pannelli solari di nuovo inseriti all’interno del PC – il modo in cui verrà montato sarà naturalmente più pratico, anche se trovare l’idea giusta sarà comunque piuttosto complesso e difficile da realizzare.