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Web Designer, una professione in continua evoluzione

Un’altra figura interessante fra le varie che stiamo analizzando per gli utenti di Blotek.it è quella del grafico web o anche Web Designer. Anche se sviluppare creazioni grafiche in digitale per progetti web potrebbe sembrare un po’ in controtendeza visto che ormai si punta molto sui testi e sui contenuti, questa professione sembra avere ancora una buona fetta di mercato.

Chiediamo quindi ad Alessandro Giammaria, web designer e grafico freelance, alcuni dettagli su come viene svolta questa interessante professione ed i requisiti necessari.

Diventare grafico web: ci da alcuni suggerimenti sulla formazione?

“Credo che non esista una regola fissa, un percorso valido per tutti. Consiglio a chiunque si avvicini alla professione di grafico web di unire tre elementi indispensabili: formazione teorica, esperienza sul campo e self-updating continuo. Di corsi da web designer ce ne sono molti in quasi tutte le città. La formazione che offrono il Naba di Milano, l’Isia di Urbino e lo IED, che ha una sede quasi in ogni provincia, mi sembra molto valida. Negli ultimi anni stiamo però assistendo a un fiorire massiccio di corsi per web designer, alcuni buoni, altri decisamente improbabili. Se l’offerta aumenta non è detto che debba aumentare per forza anche la qualità, anzi.

Per non ritrovarsi nel bel mezzo di un corso poco formativo, magari tenuto da insegnanti improvvisati e pagato pure a caro prezzo, consiglio sempre di valutare in anticipo il programma, capire bene chi sono gli insegnanti e chiedere un’opinione a chi ha seguito quello stesso corso in passato. Personalmente mi ritengo l’esempio lampante di come si possa lavorare come web designer senza una preparazione “accademica”, ma puntando tutto sul duro lavoro sul campo, sulla voglia di imparare in autonomia e di migliorarsi giorno dopo giorno. Ho frequentato un corso privato per grafico web mentre seguivo un programma di studi universitari completamente diverso.

La cosa buona è stata che il corso prevedeva uno stage in un’azienda di servizi internet ed è qui che ho appreso davvero il mestiere, perché ho avuto vicino professionisti preparati dai quali ho imparato e capito molto. Veniamo all’aggiornamento. Il fascino di questo lavoro è forte, è vero, ma spesso chi si avvicina al mondo del web design e del graphic design per la prima volta non ha la consapevolezza di aver bisogno di un aggiornamento teorico e pratico continuo. Il grafico web non è un lavoro che una volta appreso resta uguale a se stesso. Sul web tutto cambia velocemente e quello che funziona oggi potrebbe essere superato nel giro di quattro mesi. È necessario tirare fuori sempre nuove idee e stare al passo su tutto: software, tecniche, piattaforme, supporti, stili e così via.”

Quali sono i requisiti hardware che richiede questa professione?

“A mio modo di vedere non esistono dei requisiti hardware minimi. La grafica per il web non richiede macchine particolarmente prestanti, come può accadere per esempio in ambito video o nel campo della grafica 3D. Da alcuni anni lavoro solo con computer Apple: ho un MacBook Pro per quando mi devo spostare e un MacPro fisso con una buona scheda grafica, un processore 4core e 8gb di RAM. Ha i suoi 3 anni suonati ma è ancora più che affidabile per il tipo di lavoro che mi viene richiesto dalle aziende.”

I Software?

“Dopo l’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe, le alternative software veramente valide per il grafico web sono davvero poche. Uso l’intero pacchetto Adobe: Illustrator per la parte vettoriale dei progetti, Photoshop per il fotoritocco e i layout grafici dei siti web, Flash per le animazioni e InDesign per l’impaginazione. Le alternative aumentano nel lato coding dei siti web: oltre al classico Dreamweaver, ci sono diverse applicazioni interessanti, tra le quali Espresso e Coda, che vanno bene sia per Mac che per pc. Per il wordprocessing credo che il pacchetto Office sia ancora il più completo, anche se non mancano alternative open source di buon livello. Negli ultimi mesi ho aggiunto agli strumenti anche l’iPad: lo trovo utile per i wireframe dei lavori, soprattutto se usato con penne capacitive. “

Quali sviluppi e prospettive offre questa professione?

“Il vantaggio e lo svantaggio di questa professione è che tecnologie, mezzi di comunicazione ed esigenze del mercato cambiano molto velocemente. Ci si deve aggiornare e riqualificare in fretta. Smartphone e tablet sono l’esempio perfetto, perché ormai un sito web non può non essere perfettamente godibile anche su questi dispositivi. È da qui che nascono appunto per noi grafici web nuove problematiche da risolvere, nuovi approcci alla professione, nuove idee e nuovi stili. In ogni caso, dopo tre anni da freelance, ho deciso di mettermi in gioco con altri professionisti per dare ai clienti un servizio più ampio della sola grafica per il web. La neonata agenzia di comunicazione si chiama That’s Com e offre alle aziende un ventaglio molto ampio di servizi per il web, la comunicazione e la pubblicità. “

Come ti poni nei confronti della concorrenza ? (analisi e strategie)

“Vedere e capire come lavorano gli altri è molto importante, credo sia uno stimolo in più per migliorarsi e tenersi aggiornati sulle nuove tendenze del settore. Credo comunque che per rimanere competitivo ogni grafico web debba maturare e portare avanti nel tempo una metodologia di lavoro, uno stile e un approccio al cliente che siano efficaci e distintivi. Ciò non vuol dire isolarsi in se stessi, al contrario: oggi sarebbe fatale chiudersi a riccio, è molto più stimolante mettersi in discussione, confrontarsi e collaborare con gli altri colleghi, infatti credo molto nel valore della rete di relazioni professionali che nascono sul web tra blog, social network e forum.

Poi c’è anche un discorso di qualità e di soddisfazione del cliente. Ovvio che un cliente soddisfatto è la miglior pubblicità possibile per il proprio lavoro. La cultura del “prendi i soldi e scappa” sul web non funziona, preferisco mettere sempre massima cura in tutto ciò che faccio. Una cosa che mi aiuta molto e che consiglio a tutti è di non valutare o giudicare un cliente solo dal budget che ha a disposizione. Non mi piace fare clienti di serie A e clienti di serie B e non mi piace lavorare male e di fretta, anche se un lavoro è stato pagato poco. Se accetto un progetto lo affronto al meglio delle mie possibilità, come se fosse il più importante e il più remunerativo del mondo.”

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