Cosa succede se lo smartphone o il cellulare cade nell’acqua? Nella migliore delle ipotesi niente. Se lo si ripesca velocemente e lo si scuote un po’, il dispositivo può anche sopravvivere alla disgrazia. Comunque, per sicurezza, è meglio seguire i primi due passi della nostra procedura. Ma la faccenda potrebbe essere più grave: il pericolo più grande è che l’acqua raggiunga l’interno del dispositivo e crei un cortocircuito tra fili che non dovrebbero essere collegati o formi un circuito al posto sbagliato. Basta che un cortocircuito bruci anche solo un piccolo elemento, per trasformare uno smartphone da 500 euro in un banale fermacarte. Inoltre c’è un altro pericolo: danni da corrosione, in altre parole, ruggine. La ruggine impedisce i contatti, interrompendo il flusso di corrente.
Particolarmente a rischio è il display: se l’acqua introduce polvere e detriti, possono verificarsi gravi e fastidiose distorsioni dell’immagine.
Cosa fare allora se lo smartphone si è bagnato? Presenteremo sei procedure da eseguire in successione; non bisogna seguire necessariamente tutti i passi, spesso è sufficiente smontare lo smartphone e metterlo ad asciugare bene. Per i casi più disperati, invece, è meglio proseguire.
Ancora un consiglio prima di cominciare: all’interno di ogni cellulare sono stati introdotti diversi indicatori che cambiano colore non appena entrano in contatto con l’acqua. In questo modo, il tecnico dell’assistenza può riconoscere rapidamente se e dove nel dispositivo ci sono tracce di umidità. Fare asciugare il cellulare, spedirlo all’assistenza indicando un difetto fasullo quindi non serve a niente.
COME SI FA
1) ASCIUGARE: Prima di tutto bisogna asciugare il cellulare esternamente, poi fare fuoriuscire l’acqua residua all’interno scuotendo il dispositivo in un’unica direzione. In questo modo, gran parte dell’umidità viene fuori. Il problema è che l’acqua si infiltra nelle fessure del dispositivo e quindi non fuoriesce nemmeno scuotendo.
2) ESTRARRE LA BATTERIA: Il passo successivo è sicuramente quello di togliere la batteria. Questo serve per evitare che da qualche parte si verifichino dei contatti, perché l’acqua conduce la corrente in un posto sbagliato nel cellulare. Smontare il coperchio del dispositivo, togliere la batteria e appoggiare i singoli pezzi su un panno che andrà posto su una fonte di calore tiepida per farli asciugare (non il forno, perché i componenti potrebbero danneggiarsi). Durante la notte fare la stessa cosa con il cellulare; forse basta per far evaporare l’acqua residua sui dischi e sul display.
3) SMONTARE: A seconda delle capacità individuali, smontare il cellulare, possibilmente completamente. Estrarre tutto ciò che è removibile senza danneggiare il dispositivo. È possibile aiutarsi con un cacciavite. Laddove si nota del bagnato, asciugare cautamente con un panno. Ogni tanto scuotere il cellulare.
4) ASPIRARE IL CELLULARE: Abbiamo subito pensato che il compressore che normalmente utilizziamo per spolverare i computer potesse spazzare via anche l’umidità. Sbagliato: infatti il compressore spinge l’umidità ancora più in profondità nel cellulare. Anche se può sembrare brutale, è più logico aspirare il cellulare. Per sicurezza, mettere le viti tolte dal cellulare in un posto lontano, prendere l’aspirapolvere e passarlo su ogni lato del dispositivo.
5) ELIMINARE L’UMIDITÀ: Un altro consiglio: mettere tutte le parti del cellulare in un contenitore pieno di riso crudo e coprire con il coperchio (i contenitori ermetici sono i più indicati). Il riso asciutto assorbe l’umidità presente nel cellulare. Il coperchio è fondamentale perché altrimenti il riso assorbirebbe anche l’umidità dall’ambiente e non solo quella del cellulare.
6) PULIRE IL DISPLAY: Se nel dispositivo c’è ancora umidità, soprattutto sul display, pulire queste parti con l’alcol isopropilico. Nel nostro caso ne abbiamo sparso un poco sul display, inserendo un pezzo di carta e facendo colare un po’ di alcool. Il liquido ha tre vantaggi: rimuove l ’acqua, non conduce corrente ed evapora facilmente e velocemente.