Resident Evil ha cambiato faccia, ma non l’ha certo fatto dall’oggi al domani. È stato un lungo processo, iniziato dieci anni fa con il quarto capitolo della serie, che ha letteralmente scosso fin nelle fondamenta l’intero genere dei cosiddetti survival horror. Una svolta più action che adventure, ancora oggi molto discussa fra gli appassionati, che si dividono fra i nostalgici della prima e i progressisti dal grilletto facile.
In realtà, bisogna ammetterlo, le ultime uscite della serie non sono state proprio memorabili: troppo spazio all’azione, troppa caciara e poca sostanza. Le critiche in merito sono arrivate un po’ da tutti i fronti e probabilmente anche per questo Capcom ha deciso di ritornare alle origini con lo spin’off Revelations, uscito prima su Nintendo 3DS e poi sbarcato su un gran numero di piattaforme, PC compreso. Il titolo ha raccolto un certo consenso. tale che adesso ne è uscito un seguito, oggetto di questa recensione.
La formula prevede il ritorno di due personaggi storici, Claire Redfield e Barry Burton, affiancati però da un paio di outsider, involontari co protagonisti e quindi parte integrante del gameplay, tanto che è possibile condividere l’esperienza di gioco con un amico, benché sullo stesso computer, interessante anche la suddivisione dei capitoli di gioco in quattro episodi, ognuno dei quali comprendente due differenti puntate. Una formula nata per vendere il gioco “a pezzi” su Steam, anche se noi vi consigliamo vivamente di acquistare il pacchetto completo.
Il gioco è senza dubbio piacevole e ben costruito, con diversi colpi di scena e un ritmo non indifferente. La scarsità di proiettili e il gran numero di nemici metteranno a dura prova le vostre capacità, mentre per quanto concerne gli enigmi è meglio che non vi facciate troppe illusioni; sono pochi e semplici, nulla di paragonabile al primo Resident Evil. Il prezzo è ok e la longevità che si attesta è fra le 8 e le 30 ore complessive.
