Il cambiamento ha preso molti alla sprovvista, ma forse non veramente tutti. E’ da un certo tempo che l’Apple è stata capace di superare i chip più potenti per Smartphone Android sul loro stesso campo, anche più volte, ed ha quindi compreso che hanno in mano l’arma più potente per combattere altri in altre zone. Ovviamente, si parla del mondo dei PC: già da qualche tempo sono presenti gli iMac e MacBook, ma molti notano sempre che ormai è difficile chiamare i Mac “unici”. La loro composizione Hardware è infatti basata su processori Intel, componenti comunque molto vicini ai computer classici, ed in generale l’architettura è uguale. Questo ha i suoi vantaggi, certo: è possibile installare anche Windows 11/10 su un Mac.
Ma l’Apple ha cambiato idea. Adesso, è tempo di passare di nuovo al proprio Hardware proprietario. Questo si chiamerà Apple Silicon e la serie inizierà con il Chip M1. Con questo passaggio, cambierà anche l’architettura, e perciò si andrà dalle istruzioni x86 / x64 a quelle ARM. Questo non solo simbolizza un allontanamento dai Mac “Bi-sistema”, ma anche dalle Apps più vecchie (se non anche quelle attuali) che sfruttano ancora quest’architettura. Per l’Apple, in fatti, passare all’ARM significa anche rafforzare la sicurezza del sistema (Spectre e Meltdown sono ancora un problema al giorno d’oggi).
Perciò, il pericolo non sta solo nel ritrovarsi con l’impossibilità di usare Bootcamp per avviare Windows 11/10 sul nostro Mac, si tratta anche di ritrovarsi con programmi che sono da molti anni abituati a funzionare sotto la vecchia architettura x86/x64, il quale sono incompatibili con le istruzioni ARM. Quindi, sì: anche su MacOS iniziano alcuni grossi grattacapi per capire se un programma è compatibile o meno. A dirla tutta, ha messo alcuni utenti in difficoltà nel comprendere se è possibile acquistare ora un nuovo Mac senza andare incontro a simili problemi di compatibilità.
A questo, va detto subito, non c’è problema: l’Apple venderà ancora per molto tempo i modelli – aggiornati e non – degli iMac e Macbook che portano i processori con la vecchia architettura. Questo perché stanno provando a vedere se è possibile davvero sfondare nuovamente sul mercato con una tecnologia che è completamente da loro, lasciando perciò entrambe le possibilità aperte.
Ma mettiamo che avete comprato un Mac nuovo di zecca, e questo monta il famoso Apple Silicon. Avete in mano un Mac con il Chip M1: ma come possiamo capire quali programmi sono compatibili, e quali no?
Ovviamente man mano l’Apple aggiornerà ogni cosa per fare in modo di farci evitare di scaricare programmi incompatibili. Ma per il momento, e soprattutto adesso che abbiamo preso un Mac con Apple Silicon, bisogna capire come trovare queste Apps che non funzionano sull’architettura ARM.
Vediamo dunque come si fa: prima di tutto, accendete il vostro Mac come ogni giorno. Aprite il menù Apple (in alto a sinistra) e selezionate la prima opzione relativa alle informazioni su questo dispositivo (o appunto, Mac). Apparirà una schermata d’informazione generale. Fra le scelte disponibili, c’è la possibilità di creare un rapporto di sistema, o per controllare più informazioni su cosa gira sul nostro MacOS.
Aprite la parte che riguarda il Software. Sotto le scelte disponibili, premete quella che riguarda i programmi installati.
Ora tutto quello che vi rimane da guardare è il risultato in fondo a destra. Se il tipo di programma è riportato come “Apple Silicon” significa che è ottimizzato per le istruzioni tramite architettura ARM ed è perciò ciò che viene preso di priorità. Tutto il resto dei programmi incompatibili o che usano un’altra base verranno menzionati invece sotto il nome “Intel”.
Per il momento, questo è l’unico modo per capire quali programmi seguono una particolare logica d’architettura. Nel futuro, l’Apple attuerà certamente sistemi più comodi ed eventualmente qualche opzione migliore per quel che riguarda l’emulazione. Per ora però, non ci rimane che attendere!