Il file di XPS sono file concettualmente abbastanza semplici e derivano direttamente dai file XML, a cui forniscono un supporto per effettuare la stampa in maniera un poco più elaborata rispetto alla normale stampa del testo XML.
In effetti XPS significa XML Paper Specification, ovvero specifiche per la carta, intesa come impaginazione, del formato XML.
Il formato nasce in realtà come tentativo da parte di Microsoft di creare un formato standard per la condivisione dei file che potesse prendere il posto del diffusissimo formato PDF, anche se al momento il tentativo pare davvero poco riuscito.
Il formato XPS è, come il PDF, un formato non modificabile in quanto nasce appositamente per condividere documenti ed in Windows Vista e successivi esiste un supporto, preinstallato, per la visualizzazione, XPS Viewer, che permette sia di visualizzare i file XPS che di convertirli in formato PDF tramite la semplice operazione di stampa sulla stampante virtuale PDF Creator.
La creazione di un file XPS in Windows Vista e successivi è altrettanto semplice: basta stampare un file sulla stampante virtuale Microsoft XPS Document Writer, che stamperà su file, in formato XPS, i contenuti del nostro documento.
Per chi ha una versione precedente di Windows, ma utile anche agli altri, è comodo il tool XPS Annotator che si trova all’indirizzo http://download.cnet.com/XPS-Annotator/3000-10743_4-10912169.html e che permette non solo di aprire e visualizzare file XPS ma anche di selezionare e copiare parti di testo, cosa impossibile con XPS Viewer. Altro software in grado di visualizzare file XPS (e non solo) è Universal Viewer.
Per chi invece cerca dei tool in grado di convertire un file XPS in file PDF, consigliamo DoPDF, e altri strumenti come XPS to PDF Converter, XPS to Image Converter, XPS to TIFF Converter che consentono rispettivamente di convertire file xps in pdf, in formato immagine e in .tiff. Questi programmi possono essere scaricati in versione demo gratuita
Tutto sommato, i file XPS sono più da perdere che da trovare: partendo da un formato assolutamente open come l’XML, aggiungono specifiche che possono essere utili per la stampa ma che, di fatto, trasformano un formato open in un formato totalmente chiuso e proprietario.