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TEST: cosa conosce Facebook di ognuno di noi

cosa conosce Facebook di ognuno di noi

Della discussa tutela della privacy sui social network se ne è parlato abbastanza, ma l’Università di Cambridge ha addirittura creato uno strumento in grado di mostrare cosa conosce Facebook di ognuno di noi!

 

 Forse non ce ne rendiamo conto, ma il sistema dei like è un modo di esprimere le nostre preferenze, non solo verso i nostri amici, ma verso l’intero mondo digitale. Ed è proprio grazie alle preferenze che esprimiamo ogni giorno, che Facebook e tutti gli altri social network fatturano milioni su milioni. Tanto che a Cambridge, il centro psicometrico ha studiato un algoritmo in grado di scoprire, in base alle preferenze espresse, cosa conosce Facebook di ognuno di noi: Apply Magic Sauce delinea un profilo psicologico del soggetto analizzando e interpretando i suoi like.

Un computer può predire la personalità dell’interessato meglio di un collega già con 10 “mi piace”, meglio di un amico o coinquilino con 70 “mi piace”, meglio di un genitore o di un fratello con 150 e anche meglio del coniuge con 300.

Il risultato non sarà efficace al 100%cosa conosce Facebook di ognuno di noi

Come viene dichiarato anche sul sito: “La fotografia che ti restituiamo potrebbe non essere chiarissima, per renderla più dettagliata servirebbero altri test psicologici“. E per fortuna! Infatti anche solo grazie all’analisi dei “mi piace” i risultati sono sorprendenti: l’app riesce a indovinare senza problemi (senza leggerlo dalla nostra bio ovviamente) la fascia d’eta, preferenza sessuale e orientamento religioso. Inoltre vengono elencati 5 caratteristiche principali del soggetto e anche in questo caso (secondo i miei esperimenti) i risultati sono sbalorditivi: indovinate almeno 3 caratteristiche su 5! Anche stato sentimentale e educazione riportano risultati molto precisi. Andando avanti l’app sembra però spingersi troppo oltre, cercando di indovinare il livello di intelligenza e quello di soddisfazione, senza dare precise motivazioni, ma il risultato sembra abbastanza corretto.

Provateci anche voi

Noterete che il vostro identikit non sarà molto distante dalla realtà. Questo a dimostrazione della enorme potenza che gestiscono le piattaforme su cui trascorriamo la nostra esistenze digitale, senza considerare i cosiddetti big data: le migliaia di informazioni che condividiamo tra immagini, video, commenti e (forse anche) messaggi personali…