Scattare delle foto avendo poi sulle immagini un controllo pieno al fine di correggere o di perfezionare quello che poi sarà il risultato finale che ci aspettiamo. Questo è quanto permette l’HDR o High Dynamic Range, una tecnica che viene utilizzata nel campo della fotografia e che, sfruttando le regole e le unità di misura della fotometria, offre un campo di illuminazione più ampio.
Per renderla più semplice potremmo dire che la tecnica fotografica HDR consiste nell’effettuare piu’ scatti dello stesso soggetto nella medesima posizione (si ci puo’ aiutare magari con un cavalletto per fotocamere) a diverse condizini di luminosità. Tramite software poi sarà effettuata una sovrapposizione dei livelli con lo stesso soggetto nelle principali condizioni di luminosità (ad esempio bassa, media ed intensa). La sovrapposizione e quindi la fusione di questi elementi creerà l’effetto desiderato.
Per realizzare foto in HDR uno dei software più noti ed utilizzati è Adobe Photoshop Lightroom 3. Trattasi di un software professionale a pagamento ma che è comunque utilizzabile nella versione di prova gratuita, perfettamente funzionante, dopo averlo scaricato dal sito Adobe.com.
In questo modo si può provare il programma e decidere se acquistarlo o meno in base al proprio grado di soddisfazione. Un altro programma da provare è Photomatix Pro che è in grado sia di effettuare per gli scatti la fusione delle esposizioni, sia la mappatura dei toni.
Tutte le caratteristiche di Photomatix Pro sono consultabili dal sito Internet www.hdrsoft.com dove sono presenti anche numerosi esempi nell’apposita galleria Web degli utilizzatori. Photomatix Pro è disponibile sia per i sistemi operativi di Microsoft, ed in particolare per Windows XP, Windows Vista e Windows 7, sia per Mac OS X.